domenica 16 agosto 2015

GOSHO

Le auree parole del Gosho affermano categoricamente: «Quando con la bocca recitiamo la mistica Legge, la nostra natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà» (RSND, 1, 789).
Il suono della voce che recita la Legge meravigliosa risveglia la natura di Budda dell’intero universo e Gongyo è la sublime cerimonia che sincronizza noi stessi – che siamo il microcosmo – con il ritmo fondamentale del macrocosmo.
Recitiamo un Gongyo squillante, con il ritmo di un cavallo bianco che galoppa su una vasta prateria, e con un ichinen così potente da risuonare in tutto il paese e in tutto il mondo mettiamo in moto le divinità protettrici dell’universo.
Il Buddismo toglie la sofferenza e dà gioia. Prendendo la grande e benefica medicina della Legge meravigliosa possiamo eliminare il veleno della sofferenza dal nostro cuore e colmarlo di una copiosa forza vitale. Se continuiamo a pregare con tutti noi stessi, diventiamo immancabilmente pieni di vitalità.
Anche oggi, grazie a un Gongyo vigoroso, facciamo sorgere nel nostro cuore il sole della speranza e viviamo raggianti una vita di assoluta vittoria.
Daisaku Ikeda
(tradotto dal Seikyo Shimbun, 3 agosto 2013)

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